I RAPPORTI CON L’EUROPA (estratto dalla Tesi IMAGO REGIS) –

 

A cavallo tra XV e XVI secolo le relazioni tra i vari governi degli stati sparsi sul continente furono numerose ed incredibilmente intense. La politica estera della Spagna del tempo fu poi particolarmente dinamica su due opposti versanti: la Castiglia, da un lato, diede un grande impulso alla navigazione nell’Atlantico, dedicandosi all’esplorazione delle terre recentemente scoperte e consolidando i contatti con Fiandre ed Inghilterra attraverso commercio della lana ed altri materiali; l’Aragona, dall’altro, volle mantenere le rotte conosciute nel Mediterraneo, difendendo gli avamposti conquistati lungo le coste africane e stringendo i legami con l’Italia, incessantemente contesa con la Francia.

È in questo periodo che ebbe origine un nuovo modo di intedere le relazioni internazionali e la corrispondenza diplomatica cominciò ad assumere carattere permanente; molti ambasciatori vennero quindi inviati presso le corti di tutta Europa con l’obbiettivo di riportare puntuali informazioni sulle vicende dei relativi paesi che li ospitarono, conciliando possibili conflitti ed assicurando alla monarchia iberica un ruolo preponderante.

Nonostante la propensione dei governanti a raggiungere un’intesa tramite caute negoziazioni, le circostanze che nel 1495 portarono alla discesa di Carlo VIII di Valois in Italia ruppero questo delicato equilibrio e misero a rischio i domini aragonesi. Ferdinando II intervenne allora in aiuto dell’esercito di Ferrante I, Re di Napoli e membro stesso della famiglia Trastámara, entrando a far parte della cosiddetta Lega Santa, una coalizione formata da Stato Pontificio, Repubblica di Venezia, Ducato di Milano e Sacro Romano Impero; l’unione di questo insieme di forze permise successivamente agli alleati di cacciare i francesi che, nel tentativo di tornare in patria, vennerono nuovamente ostacolati a Fornovo. Le fortezze della capitale partenopea caddero invece sotto il controllo dell’erede Ferrante II, che fu più tardi nominato successore dopo la morte del nonno e l’abdicazione del padre, permettendo così il recupero dei territori occupati.

Ferdinando II firmò una prima tregua con la Francia nel 1497, ma con l’ascesa al trono di Luigi XII di Valois le ostilità ripresero e soltanto nel 1504 fu possibile firmare una seconda tregua per merito delle vittorie ottenute da Gonzalo Fernández di Cordova, conosciuto poi come il Gran Capitano. Al termine della guerra, anche il Regno di Napoli fu definitivamente incorporato alla Corona d’Aragona